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Ci poniamo come referente unico per tutte le fasi di un progetto

La ei bim project è una società di ingegneria strutturata da un team di Ingegneri e Architetti specializzati in diversi ambiti dell’ingegneria civile, questa interdisciplinarità consente alla società di curare tutti gli aspetti della progettazione offrendo al cliente un unico referente dalle prime fasi della progettazione fino all’ultimazione dell’opera come spiega il fondatore della società l’ Ing. Vincenzo Gliottone.

Ing. Vincenzo Gliottone

Come nasce ei bim project?
Nel 2010 ho fondato il mio studio di ingegneria per la gestione di gare d’appalto che nel 2020 si è trasformato in società di ingegneria che offre alle imprese di costruzioni consulenze nella redazione delle offerte tecniche per gare d’appalto. Fin da subito tutte le nostre progettazioni sono state sviluppate in ambiente BIM, questo ci permette di avere in controllo totale su ogni progetto. Negli anni siamo cresciuti molto e lo studio oggi è composto da venti collaboratori fissi cui si aggiunge un network di professionisti con cui lavoriamo su specifiche commesse e opere particolari. Per far fronte alle richieste della committenza abbiamo un’organizzazione multidisciplinare.

Quali sono state le ragioni che vi hanno spinto ad approcciare la metodologia BIM?
Devo dire che l’interesse per il BIM nasce prima di tutto da una mia passione rivolta alla progettazione tridimensionale, le nuove tecnologie e la digitalizzazione, approfondendone poi l’utilizzo mi sono reso conto di quanto sia fondamentale per garantire i migliori risultati, una più efficiente qualità progettuale e un’ottimizzazione dei processi. Per questo anche all’interno del mio studio ho insistito molto perché diventasse l’unica metodologia utilizzata dai miei collaboratoti.

Riqualificazione impianto polisportivo – Comune di Genova – Stato di progetto

Il BIM porta grandissimi vantaggi non solo nella fase iniziale di concept ma soprattutto in quelle successive perché permette di correggere errori e interferenze prima di arrivare in cantiere con conseguenti risparmi di tempi e risorse. Sono fermamente coinvolto che sia molto importante non solo utilizzare questa metodologia ma anche sensibilizzare il mondo delle costruzioni sull’importanza di un progetto integrato per questo partecipo a convegni e seminari su questo tema.

A che punto siamo, secondo lei, con lo sviluppo del BIM in Italia?
Ancora oggi nonostante l’obbligatorietà per le opere pubbliche superiori ai 5 milioni ci sono numerose realtà ancora restie al cambiamento, anche molti ordini professionali sono poco sensibili a questo tema e alcune università hanno deciso di rimanere indietro e di non avviare corsi per coinvolgere i futuri architetti. ingegneri e tecnici e formarli per sviluppate questa metodologia. Nel nostro piccolo noi abbiamo una partnership con l’Università di Cassino e svolgiamo tirocini e corsi per tutti gli indirizzi

Nuovo polo scolastico – Comune di Inveruno

nell’ambito delle diverse discipline sull’applicazione delle nuove tecnologie al mondo dell’edilizia. Anche il nuovo codice appalti segue la metodologia BIM quindi la strada è ormai segnata e non si può ma soprattutto non si deve tornare indietro. La formazione dei professionisti negli uffici delle stazioni appaltanti è un altro grosso problema, ci sono realtà già molto ben strutturati ma alcuni enti faticano ancora ad apportare cambiamenti al loro interno per una diversa organizzazione del lavoro.

Come vi ponete voi nei confronti degli enti pubblici e delle imprese di costruzioni?
Noi ci offriamo come partner per tutto quello che è un processo di gestione programmazione e manutenzione di un’opera. Credo sia molto importante che tutte le fasi siano coinvolte a livello di progettazione questo permette infatti di prevedere errori e di ottimizzare la gestione e manutenzione. In più per gli

Nuovo Palascherma – Comune di Jesi

edifici pubblici che devono essere riqualificati ci si trova di fronte anche ad un tema di efficientamento energetico. Quello che vogliamo cercare quindi di ottenere è un gemello digitale che possa contenere tutte le informazioni necessarie per il corretto funzionamento di un edificio e che sia utile nella gestione futura di tutte le sue componenti. Per questo al nostro interno abbiamo personale specializzato e formato sul BIM e abbiamo avviato il processo di certificazione BIM della nostra società perché ci venga riconosciuta la capacità di applicazione della metodologia BIM.

Ci può raccontare qualche progetto di cui vi state occupando che esemplificativo della vostra applicazione del BIM?
Il primo è sicuramente quello della prima palestra di ginnastica artistica accreditata come CENTRO TECNICO FEDERALE in grado di ospitare competizioni regionali a

Riqualificazione impianto polisportivo – Comune di Genova – Nuvola di punti

Genova in cui abbiamo dovuto gestire degli aspetti complessi che non riguardavano tanto per l’opera in sé ma soprattutto il contesto. Si tratta, infatti della realizzazione di una palestra localizzata in un’area depressa del comune di Genova che parte da un progetto di riconversione dell’attuale circolo sportivo di viale Aspromonte che ha previsto anche ampliamento dell’attuale piscina da quattro a nove corsie. Nuova palestra sarà realizzata al posto di due attuali campi da tennis che saranno spostati sulla copertura. Abbiamo dovuto prevedere opere di fondazione profonde per risolvere problemi di interferenza con il tunnel sub portuale. In più abbiamo dovuto fare tutte le dovute analisi per far sì che l’opera di nuova realizzazione non andasse ad interferire in termine di sollecitazione con gli edifici adiacenti degli anni ‘60. La struttura in elevazione è stata prevista in profilati metallici.
Un altro importante progetto è stata la realizzazione della Casa della scherma di Jesi in regime di appalto integrato. La scherma è uno sport radicato nella città di Jesi ed il suo club è uno dei più titolati a livello mondiale. In questo progetto sono stati previsti un corpo spogliatoi in cemento armato e un edificio con la palestra, gli uffici e la sala stampa in acciaio. Nell’ingresso è previsto un wall of fame dedicata ai trofei vinti dal club e la sala dove si svolge l’attività sportiva avrà a disposizione 17 pedane. la finitura esterna è stata prevista in tessuto color oro è una serigrafia sviluppata da noi che richiama le numerose vittorie che il club della scherma ha vinto.

Nuovo polo scolastico – Comune di Inveruno – Modello MEP

Anche il progetto del Plesso scolastico di Inveruno in provincia di Milano che ha previsto la realizzazione di due scuole, con palestra, refettorio e un auditorium ci ha visto impegnati con una progettazione BIM molto elaborata per prevenire qualsiasi interferenza.