superbonus 110 rischi per i condomini
10
Mag

Superbonus 110 rischi per i condomini e proroghe

  • Superbonus 110 rischi per i condomini che viene indicato nel decreto Aiuti il superbonus è in scadenza il prossimo 30 giugno, ma chi entro quella data avrà raggiunto il 30% dei lavori potrà agevolare la spese sostenute fino al 31 dicembre 2022. Con il Dl Aiuti, il Governo ha deciso di prorogare al 30 settembre la data entro cui completare il 30% dei lavori, tenendo invece fermo il 31 dicembre.
  • La proroga viene applicata sulle villette così chiamate comunemente ma in realtà si fa riferimento agli edifici unifamiliari e alle unità immobiliari inserite in edifici più grandi, purché dotate di accesso autonomo e funzionalmente indipendenti (cioè con tre impianti di proprietà esclusiva su questi quattro: acqua, luce, gas e riscaldamento).
  • Per chi entro il 30 settembre non avrà raggiunto il 30% dell’intervento il superbonus si applicherà alle spese sostenute fino al 30 giugno (data di scadenza del superbonus 110% per le villette). Le spese che verranno pagate oltre questa scadenza avranno le detrazioni ordinarie applicabili in base al tipo di intervento (ad esempio ecobonus del 50-65% o sismabonus ordinario).
  • In attesa delle nuove norme “sblocca cessioni”, valgono comunque le regole ordinarie. Per cedere il superbonus serve almeno uno stato avanzamento lavori del 30% (e i SAL non possono essere più di due). Le cessioni e lo sconto in fattura delle spese pagate nel 2022 possono essere comunicate entro il 16 marzo 2023. Per quelle pagate nel 2021 il termine è scaduto il 29 aprile tranne per i titolari di partita IVA e i soggetti Ires (in quanto tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre), per i quali il termine è il 15 ottobre.
  • Per quanto riguarda i condomini e gli edifici plurifamiliari non è cambiato nulla, valgono le scadenze fissate dalla legge di bilancio: perciò il superbonus 110 rischi per i condomini si applica fino al 2025 con percentuali calanti (110% fino al 2023, 70% nel 2024, 65% nel 2025).